Venator è l’unico stabilimento in Italia a produrre biossido di titanio, un composto essenziale e molto richiesto dal sistema industriale nazionale ed internazionale per i suoi molteplici impieghi. Questo significa che non ci troviamo di fronte ad un calo della domanda e che lo stabilimento non è a fine corsa, ma può essere produttivo e marciante. L’azienda comunichi prima possibile la sua strategia per non lasciare centinaia di famiglie ancora a lungo nell’incertezza. È questo il messaggio univoco che è stato ribadito dal territorio in difesa del polo industriale e dei suoi lavoratori, come è emerso nei vari interventi che si sono succeduti, questa mattina, a Massa Marittima, in una gremita Sala dell’Abbondanza, dove si è tenuto il convegno “Dall’industria mineraria al polo chimico: lo sviluppo industriale delle Colline Metallifere”, promosso dai Comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo e Montieri.
In apertura, la sindaca di Scarlino Francesca Travison, ha illustrato il contenuto della lettera ricevuta dagli azionisti di Venator, auspicando che si possa realizzare prima possibile l’incontro con l’amministratore delegato.
Ha preso la parola anche Giovanni Mascagni, responsabile della delegazione di Grosseto di Confindustria Grosseto Sud, che ha rimarcato il ruolo centrale del comparto industriale della Piana di Scarlino e il suo peso sul Pil provinciale. Mascagni ha posto l’accento sull’importanza che il settore chimico riveste per il Paese in quanto la chimica è ‘l’industria delle industrie’, fornendo materie prime a settori strategici che compongono l’asse industriale: meccanica, farmaceutica, elettronica, agricoltura.
Riccardo Breda, presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, in un’analisi a più ampio raggio ha fatto riferimento anche ai territori a sud dell’area di crisi industriale complessa di Piombino e ha sottolineato l’importanza dei tavoli territoriali per tenere alta l’attenzione di Regione e Ministero e per il possibile coinvolgimento di altri imprenditori interessati ad investire nello stabilimento.
Stefano Neri, direttore dello stabilimento di Venator Italy, ha focalizzato il suo intervento sulle proprietà e le applicazioni attuali e future del biossido di titanio, sulla storia del sito produttivo di Scarlino nato dalla politica industriale di verticalizzazione dell’industria estrattiva delle colline metallifere e sulle persone che quotidianamente da decenni creano valore ed attivamente sono parte in causa della cultura della sicurezza sul lavoro.
Tutti i sindaci hanno ribadito quanto sia strategico il Polo industriale del Casone per l’economia locale e per l’occupazione e la volontà di marciare uniti in difesa dei lavoratori della Venator e dell’indotto.