La mattina, alle ore 10, nell’Aula Magna dell’Istituto Bernardino Lotti, gli studenti e le studentesse incontreranno Sabrina Gaglianone, presidente dell’associazione Olympia De Gouges, che spiegherà “Il ruolo dei centri antiviolenza”, illustrando strumenti, metodologie e reti di supporto per le donne vittime di violenza.
Il secondo appuntamento è alle ore 17, presso la Biblioteca comunale Gaetano Badii, con l’incontro pubblico dal titolo “La violenza sulle donne: chi è l’uomo maltrattante”, condotto dalla Dott.ssa Aurida Pardini, autrice del libro “Abitare e lavorare reclusi: agenti penitenziari e detenuti. Quale tipologia di violenza e quali le sue conseguenze”. Partecipano Grazia Gucci, assessora comunale alle Pari Opportunità e Ambra Fontani, presidente della Commissione comunale Pari Opportunità.
Un’occasione per approfondire i meccanismi psicologici, culturali e sociali che definiscono la figura del maltrattante, con uno sguardo rivolto non solo alle dinamiche della violenza, ma anche ai possibili percorsi preventivi e rieducativi.
“La violenza contro le donne non è un fatto privato, è una questione sociale che ci riguarda tutti. – commenta Grazia Gucci, assessora alle Pari Opportunità di Massa Marittima - Come amministrazione continueremo a investire nella prevenzione, nell’educazione e nel sostegno alle donne che trovano il coraggio di chiedere aiuto. La conoscenza e la consapevolezza sono strumenti essenziali.”
A tutti gli studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado il Comune e la Commissione comunale per le Pari Opportunità doneranno un astuccio rosso, per le penne e le matite, che riporta un numero importantissimo, il 1522, da chiamare in caso di violenza e stalking e la scritta “La violenza non è mai amore.”
“Mettere questa frase su un oggetto quotidiano – spiega Ambra Fontani presidente della Commissione comunale Pari Opportunità- significa ricordarsi ogni giorno che le relazioni devono essere sempre luoghi di libertà e rispetto, mai di costrizione. Se anche un solo studente, guardando quell’astuccio, troverà il coraggio di chiedere aiuto per sé o per qualcun altro, allora avremo fatto un passo avanti importante come comunità".
Ma perché è importante comprendere chi è l’uomo maltrattante: “Non basta proteggere le donne – sottolinea ancora Ambra Fontani: dobbiamo lavorare anche sull’origine del comportamento violento, sui modelli culturali e sulle fragilità che lo generano”.
