La digitalizzazione dell’archivio di Corrado Banchi

26 giugno 2023

Corrado Banchi

Completata la digitalizzazione dell’archivio fotografico di Corrado Banchi.
Martedì 27 giugno, alle ore 17, alla biblioteca comunale Gaetano Badii, la presentazione del catalogo e del sito internet.

Data di Pubblicazione

26 giugno 2023

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Martedì 27 giugno, alle ore 17, appuntamento da non perdere con la fotografia d'autore e il recupero della memoria alla biblioteca comunale di Massa Marittima, dove a conclusione del progetto di digitalizzazione dell’archivio fotografico di Corrado Banchi, sarà presentato il catalogo e il sito internet, che raccoglie e rende fruibile tutto il materiale recuperato e che sarà on line a partire dal giorno stesso della presentazione. Sarà consultabile al seguente indirizzo: archiviocorradobanchi.it

Partecipano all’iniziativa: Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima, Irene Marconi, assessore alle Politiche culturali del Comune di Massa Marittima, Roberta Pieraccioli, direttrice della biblioteca comunale Gaetano Badii. Lidia Bai, presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, Alessandra Casini, direttore del Parco Nazionale della Colline Metallifere, Alfonso De Pietro della Fondazione CR Firenze, Carlo Bonazza dell’associazione Fotografia e Territorio responsabile del progetto.

Il progetto di digitalizzazione è il lavoro di un fotografo su un altro fotografo: è stato sviluppato da Carlo Bonazza dell’associazione Fotografia e Territorio, con la collaborazione e il contributo economico del Comune di Massa Marittima, del Parco Nazionale delle Colline Metallifere e della Fondazione CR Firenze. Hanno inoltre collaborato il Comune di Follonica, l’Isgrec; il Grobac.

“Questo archivio rappresenta un patrimonio di straordinario valore per la ricostruzione della storia locale, che viene reso fruibile a tutti – commenta Irene Marconi, assessore alla Cultura di Massa Marittima - Parliamo di oltre 3mila fotografie in alta risoluzione che portano la firma di Corrado Banchi, recuperate, restaurate e digitalizzate. Immagini che raccontano i principali eventi legati a Massa Marittima dove Corrado Banchi ha vissuto e alla Maremma, relative al periodo che va dal 1935 agli ultimi anni di vita di Banchi. Ci sono gli scatti fotografici della Seconda guerra mondiale, la storia delle miniere, ma anche immagini di vita familiare, e poi lo sport, lo sviluppo del turismo balneare sulla costa e la nascita di Punta Ala. Una importantissima operazione culturale per tutta la Maremma e non solo.”

L’archivio raccoglie le riproduzioni digitali delle fotografie di Banchi provenienti da diversi luoghi: le fonti più importanti sono state la Biblioteca Comunale G. Badii di Massa Marittima, l’Archivio Edison della Regione Lombardia, le raccolte del Comune di Massa Marittima, della Biblioteca Comunale della Ghisa di Follonica, della Proloco di Gavorrano e le collezioni private di Giorgio Giovannetti e Corrado Barontini. L’Associazione Fotografia e Territorio ha inoltre esaminato per la prima volta i negativi originali di Corrado Banchi conservati dal figlio Paolo, dai quali proviene gran parte delle foto inedite. Si tratta di varie decine di migliaia di fotogrammi, datati fra il 1950 e il 1972, pressoché privi di descrizione, ma preziosi per la vastità e l’arco di anni a cui si riferiscono.

“È stato un lavoro lungo e impegnativo, che ha richiesto diversi mesi a partire dalla selezione del materiale, – spiega il fotografo Carlo Bonazza, responsabile del progetto – un lavoro che è aumentato in corso d’opera perché molte pellicole dell’archivio privato di Banchi erano arrotolate le une sulle altre e conservate in scatole metalliche e non esistevano particolari informazioni sul contenuto, se non brevi indicazioni sull’anno di utilizzo. Siamo pertanto molto soddisfatti del risultato finale. Il sito internet in cui queste immagini sono consultabili sarà interattivo: ogni foto avrà uno spazio per commenti, proprio perché alcuni scatti fotografici riportano solo la data e in questo modo potremmo acquisire con l’aiuto dei cittadini nuove informazioni. L’archivio potrà crescere e svilupparsi in modo partecipato e condiviso grazie a chi vorrà liberamente contribuire”.