I 91 scatti fotografici esposti illustrano alcuni dei temi ricorrenti nelle foto di Banchi: il lavoro nelle miniere, le attività sportive, la guerra e la resistenza, i butteri e il Balestro del Girifalco, le serate mondane a Punta Ala, gli eventi di cronaca. Ma Zipoli ha scelto anche alcune immagini che hanno ricevuto meno attenzione sino ad oggi e che possiamo trovare in questa esposizione, dedicata appunto al Corrado Banchi “famoso” e a quello “sconosciuto”.
“L’esposizione di Zipoli ha ottenuto un bel successo e per questo abbiamo deciso di prorogarla. – afferma Irene Marconi, assessore comunale alla Cultura – Il progetto rientra nel percorso di valorizzazione del patrimonio fotografico di Corrado Banchi che l’amministrazione comunale sta portando avanti da diversi anni, riconoscendo il valore che questo patrimonio ha nella ricostruzione della memoria storica del territorio”.
Fin dalla sua prima frequentazione di Massa Marittima, nel 2013, per un’edizione del Toscana Foto Festival, Riccardo Zipoli, professore emerito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, si è interessato alle fotografie di Banchi visibili un po’ dappertutto: nei bar, nei ristoranti, nei musei, nei libri, nei manifesti, negli articoli, negli album di famiglia. Una presenza costante, normale per chi vive qui e sa chi è Banchi, nuova e sorprendente per chi ha l’occhio esperto e viene da fuori. Zipoli si sorprese, all’epoca, del fatto che un fotografo raffinato e geniale come Banchi, fosse rimasto chiuso nei confini locali e al di fuori di questi, fosse nota praticamente una sola immagine, peraltro neppure sempre correttamente attribuita a lui nei molti luoghi dove è riprodotta: quella della famosa rovesciata di Carlo Parola scattata nella partita Fiorentina – Juventus del 15 gennaio 1950. L’analisi dell’Archivio fotografico digitale della Biblioteca comunale ha convinto Zipoli della necessità di portare Banchi al di fuori di questi confini, di storicizzarlo, dandogli la visibilità che merita.
La mostra è visitabile fino al 30 aprile 2023 il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19; giovedì e sabato dalle 9 alle 13.
Info: 0566 906290
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Riccardo Zipoli (Prato, 1952) dal 2019 è professore emerito di Lingua e letteratura persiana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha insegnato Lingua e letteratura persiana (1975-2018) e Ideazione e produzione fotografica (2010-2018).
Ha organizzato le sue prime mostre fotografiche all’Institute of Contemporary Arts di Londra (1976), alla galleria Il Diaframma di Milano (1977) e alla XIV Biennale di San Paolo (1977). Nel 1978 ha conseguito il diploma in regia e in direzione della fotografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Le sue ultime mostre includono quella al Museo di Arte Contemporanea di Tehran (2008) e quella alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi (2009). La sua mostra “Venezia alle finestre” è stata ospitata in varie città greche, rumene e bulgare (2013-2016). Nel 2018 l’Università Ca’ Foscari lo ha incaricato di pubblicare un volume fotografico per i 150 anni dell’ateneo (In Domo Foscari, memorie e immagini di un ateneo, Marsilio, Venezia 2018). Con questo libro ha vinto il premio Hemingway 2019 per la fotografia. Recentemente ha pubblicato Metafisiche, fotografie dalla quarantena veneziana, Postcart, Roma, 2021 e curato il volume Niccioleta, fotografie e memorie di una comunità mineraria, Biblioteca Comunale Gaetano Badii, Massa Marittima, 2022. Un’antologia delle sue fotografie si trova in www.riccardozipoli.com