Nomina Bai nel Consiglio del Parco Nazionale

03 settembre 2025

Lidia Bai

Nomina Bai nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale delle Colline Metallifere. L’Unione: «Il Ministero ignora i nostri atti. Disguidi solo quando il nome non è “sponsorizzato” dal centrodestra?»

Data di Pubblicazione

03 settembre 2025

Monterotondo Marittimo, 3 settembre 2025 — Sulla nomina della dott.ssa Lidia Bai nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, dal Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica è arrivata l’ennesima richiesta di documentazione «mai pervenuta». Invece l’Unione dei Comuni Montana Colline Metallifere aveva risposto già il 4 settembre 2024 (prot. n. 17122), inviando esattamente gli atti che oggi vengono nuovamente sollecitati. Ieri, infatti, è giunta una nuova nota ministeriale (prot. n. 0022091 del 02/09/2025) che torna ad affermare l’assenza di riscontri.

Il Presidente Giacomo Termine dichiara:
«Siamo al paradosso: noi abbiamo risposto, con protocolli e allegati, ma a Roma continuano a sostenere che non sia arrivato nulla. Delle due l’una: o esiste un servizio non in grado di gestire le comunicazioni, oppure qualcuno non prende in carico ciò che non vuole vedere. E il punto politico è evidente: i “disguidi” sembrano materializzarsi solo quando la nomina riguarda persone non sponsorizzate dal centrodestra. È un caso? Ne dubitiamo. In ogni caso, per evitare altri pretesti, abbiamo ri-trasmesso la documentazione e siamo pronti a consegnarla a mano, stampata e firmata, direttamente al Ministero a Roma

Termine aggiunge:
«Le regole devono valere per tutti. Chiediamo trasparenza nella catena di presa in carico delle PEC, l’indicazione dell’unità organizzativa responsabile e una conferma formale di acquisizione agli atti. Perché se davvero esiste un “triangolo delle Bermuda” tra la nostra casella istituzionale e i corridoi ministeriali, allora c’è un problema amministrativo serio, non politico. Ma se i documenti “spariscono” solo quando non sono graditi politicamente, allora il problema è persino più serio.»

Per evitare ulteriori ritardi procedimentali, l’Unione ha nuovamente inviato gli atti già trasmessi con prot. n. 17122 del 04/09/2024, ribadendo la piena collaborazione e la disponibilità a ogni ulteriore integrazione.