La cittadinanza onoraria al Milite Ignoto

12 aprile 2022

Foto milite ignoto

Massa Marittima, il Comune conferisce al Milite Ignoto la cittadinanza onoraria con voto unanime del Consiglio.

Data di Pubblicazione

12 aprile 2022

Alla seduta consiliare ha partecipato anche l’Arma dei Carabinieri e l’associazione dei Bersaglieri. Il musicista massetano Liano Cenni ha eseguito “Il silenzio”

Con voto unanime, il Consiglio comunale di Massa Marittima ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti delle guerre. Alla seduta consiliare hanno partecipato l’Arma dei Carabinieri e la sezione locale dell’associazione dei Bersaglieri. Dopo la votazione, il musicista massetano Liano Cenni ha eseguito “Il silenzio”.

“Il Comune di Massa Marittima aderisce con orgoglio e partecipazione a questa iniziativa nazionale - spiega il sindaco Marcello Giuntini - promossa dal Gruppo delle Medaglie d’oro al Valore Militare d’Italia e sostenuta da Anci. Il progetto è nato per commemorare il centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, le cui celebrazioni sono iniziate lo scorso 2 giugno e proseguiranno in tutta Italia fino al 2 giugno 2022. Massa Marittima è un Comune decorato con la Medaglia d’Argento al valore militare per il contributo portato nella Resistenza e alla lotta partigiana e da sempre è impegnato nella difesa della memoria storica per tramandare il valore della pace alle nuove generazioni. La salma del Milite Ignoto, di quel soldato senza nome che cento anni fa fu sepolto a Roma, è riuscito ad unire gli italiani e a dare a tutte le madri che avevano perso i figli in guerra un corpo su cui piangere e pregare. In questo periodo in cui è in corso un cruento conflitto in Ucraina, nel cuore dell’Europa, la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto assume un significato ancora più profondo e particolare. Il nostro pensiero va ai caduti di questa guerra e di tutte le guerre, a coloro che hanno perso la vita per difendere la patria, per proteggere la libertà e il futuro del proprio Paese. Ringrazio i consiglieri comunali che hanno votato all’unanimità la cittadinanza al Milite Ignoto e hanno contribuito con i loro interventi ad arricchire la discussione.”

La storia del Milite ignoto.

Dopo la conclusione del primo conflitto mondiale nel quale persero la vita circa 650mila militari italiani il Parlamento approvò la legge  “Per la sepoltura in Roma, sull’altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra”. 

La Commissione appositamente istituita per individuare i resti mortali di quello che sarebbe diventato il Milite Ignoto, fece ogni possibile sforzo affinché non fosse possibile individuare la provenienza territoriale del caduto scelto, né il reparto né la forza armata di appartenenza. L’unico requisito irrevocabile fu l’italianità. 

La scelta della bara, tra undici identiche, fu effettuata nella Basilica di Aquileia da parte di Maria Bergamas, madre di un militare caduto in combattimento, i cui resti non furono mai recuperati. La donna, dopo essersi inginocchiata dinanzi all’altare, si mise a camminare davanti alle bare. Una volta arrivata alla penultima, emise un urlo che ruppe il silenzio nella Basilica, gridando il nome del figlio e abbracciando il feretro.